I primi lo chiamano “Rebi “. Arriva a Rovigo nel maggio del 1935. Lo porta da Padova, dove studiava medicina, Davide Lanzoni. Scende dal treno nelle prime ore del pomeriggio. Ha con sé uno strano involucro che tiene sotto un’ascella. Esce in fretta dalla stazione cittadina ed arriva al campo comunale. Fuori dal campo, vicino al muro di cinta, lo aspettano gli amici. Arriva, apre l’involucro ed appare un malandato pallone da rugby, forse il primo a Rovigo, lancia la palla e scoppia una passione. Quel gesto è l’atto di nascita del Rugby Rovigo, dodici volte campione d’Italia.
Cinque mesi prima Davide era a Padova, matricola alla facoltà di medicina. Conobbe il rugby giocando con il GUF (giovani universitari fascisti) e nel giugno del 1935 si svolse la prima partita del Rovigo proprio con il “GUF Padova”. Fu una brutta sconfitta : 34 a 6, ma il seme fu gettato. Davide andrà poi a Roma 15 giorni per un corso allenatori, diretto dal grande Julien Saby, successivamente allenatore proprio del Rovigo.
Cinquant’anni sono passati da quel giorno di maggio, e tanti sono stati gli atleti che hanno contribuito, ognuno nelle sue possibilità, a rendere grande questa società. E ora molti di loro continuano a giocare con I Veci del Rugby Rovigo, all’insegna di una passione che non conosce età.
I primi gruppi “Old Rugby” nascono in Italia a metà degli anni ottanta. Un po’ per sport, un po’ per nostalgia, un po’ per amicizia e forse anche perché dopo tanti anni passati a giocare con l’angoscia del risultato ci si può finalmente trovare in campo per divertirsi senza pensare al punteggio. E’ cosi nel 1986, in occasione del primo torneo organizzato dai Veci del Treviso, ha inizio la storia dell’associazione sportiva “I Veci del Rugby Rovigo “. Si acquistano le prime maglie rossoblù e si partecipa ai pochi tornei che ci sono in Veneto riservati ai vecchi giocatori di rugby. Da subito ci si rende conto che per far crescere questa nuova realtà è necessario dare vita a qualche nuova iniziativa anche a Rovigo. E così nell’Ottobre del 1992, in concomitanza con la tradizionale ” Fiera di Rovigo “, si organizza il primo torneo a quattro squadre al quale partecipano, oltre ai Veci del Rovigo, i Petrarchi di Padova, i Veci del Treviso ed i Veci del Verona. In tale occasione, si stabilisce per la prima volta che nei tornei Old non ci dovevano essere nè vincitori nè vinti. Il tutto doveva avvenire per puro divertimento dimenticando ogni pulsione agonistica.
Da allora, noi Veci del Rovigo, non ci siamo più fermati, organizzando in Rovigo tornei sempre più importanti e partecipando a numerose manifestazioni in Italia e all’estero.
Questo sport è peggio di un virus. Ti entra dentro non riesci più a liberartene. E’ sicuramente una grande scuola di vita che si radica in noi e ci mantiene giovani nella mente, nel fisico e nello spirito. Ed anche se ormai i movimenti non sono più veloci e rapidi come una volta, nei nostri cuori e nella nostra mente riviviamo i bei momenti di un tempo fatti di difficoltà, sacrifici, lotte ma anche di grandissime soddisfazioni. Non dimentichiamo che tutto ciò è reso possibile anche grazie alla ottima collaborazione con la S.S.Rugby Rovigo e con la Monti Rugby Rovigo che hanno sempre collaborato attivamente concedendo i campi e gli spogliatoi dello stadio “Battaglini”.
Continuare con il rugby non è però l’unica finalità dell’associazione “I Veci del Rugby Rovigo” che insieme all’associazione di volontariato onlus “Rovigo Per” si è attivata nell’aiuto a persone meno fortunate negli angoli più remoti del mondo. Recentemente abbiamo devoluto oltre 6.000 euro ad un missionario italiano che opera in Perù, realizzando un acquedotto importantissimo per la popolazione locale che ne era completamente priva. Oltre a questo sono state donate altre somme per numerose iniziative umanitarie, con l’adozione a distanza di diversi bambini.
Tutt’ora l’impegno sociale dei veci persiste con varie attività a scopo benefico anche fuori dal campo.